24 febbraio 2010

IGNORANZA ALLO STATO PURO


Il Governo ha delineato percorso e criteri per il ritorno alla produzione di energia elettrica con il nucleare.

Il decreto legislativo – approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri del 10 febbraio scorso - segna l’avvio di un lungo processo decisionale, in quanto il provvedimento definisce criteri generali, procedure, vincoli e benefici per la realizzazione di impianti nucleari.

I punti più importanti:

- definizione di una Strategia del Governo in materia nucleare, propedeutica all’avvio delle procedure localizzative ed autorizzative, alla quale queste ultime devono aderire;

- previsione di un ruolo “forte” delle Regioni interessate, chiamate ad esprimere un’intesa fin dalla fase di localizzazione, propedeutica all’intesa con la Conferenza unificata prevista, conformemente alla previsione dell’articolo 25, comma 2, lettera g) della legge n. 99/09, nell’ambito della procedura di autorizzazione per gli impianti nucleari e per il deposito nazionale, in quest’ultimo caso previa manifestazione d’interesse e protocollo di accordo;

- possibilità di concludere i procedimenti delle intese, sia con le Regioni che con la Conferenza unificata, attraverso le forme di sussidiarietà già previste da leggi vigenti e nel rispetto del principio di leale collaborazione;

- esercizio del potere sostitutivo di cui all’articolo 120 della Costituzione, previsto dall’articolo 25, comma 2, lettera f) della legge n. 99/09, nei confronti degli enti locali nell’ambito delle conferenze di servizi finalizzate al rilascio delle autorizzazioni uniche;

- istituzione di “Comitati di confronto e trasparenza” per ciascun sito, finalizzati a garantire alla popolazione l’informazione, il monitoraggio ed il confronto pubblico sull’attività concernente il procedimento autorizzativo, la realizzazione, l’esercizio e la disattivazione del relativo impianto nucleare, nonché sulle misure adottate per garantire la protezione sanitaria dei lavoratori e della popolazione e la salvaguardia dell’ambiente;

- previsione di uno stretto coinvolgimento dell’Agenzia nazionale per la sicurezza nucleare in ogni passaggio procedurale, al fine di garantire i massimi livelli di sicurezza per l’ambiente, la popolazione ed i lavoratori; - la fissazione di tempi procedurali che contemperino le esigenze di sicurezza sopra richiamate e di celere attuazione della Strategia del Governo in materia nucleare.

Nel mondo sono in funzione 439 reattori nucleari, che producono il 16% dell’energia elettrica globale; ma sono anche in costruzione 53 centrali nucleari e altre 60 sono in fase di progettazione. In Italia paghiamo l’energia elettrica il 30% in più del prezzo medio europeo e addirittura il 50% in più del prezzo della Francia.

Il Ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, ha sottolineato che “il provvedimento si caratterizza per due aspetti: la trasparenza e il rispetto assoluto della sicurezza delle persone e dell’ambiente. La trasparenza vuol dire il coinvolgimento della popolazione e delle istituzioni in tutte le fasi decisionali, di cui verrà continuamente data evidenza. Con il secondo aspetto, i nuovi impianti saranno tenuti a rispettare i più elevati criteri di sicurezza relativi alla tutela della salute della popolazione e alla protezione dell’ambiente. Tale assoluto rispetto sarà sottoposto a rigorosa valutazione”.

Sul provvedimento - approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri del 22 dicembre scorso - sono stati acquisiti i pareri delle commissioni parlamentari e della Conferenza Unificata.

Redazione Internet - Rosella Rega (r.rega@governo.it)

Fonte: Governo.it

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1 commento:

  1. Qui si torna indietro invece che migliorare e pensare a fonti di energia alternative.

    L'ennesima prova che questo governo deve il prima possibile farsi da parte, prima che sia troppo tardi!

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