27 aprile 2010

Amici di sinistra, grazie da una destra che si mette in gioco

Tanta solidarietà: la dimostrazione che si può parlare a tutto il paese

di Filippo Rossi

Questo non è un articolo. È solo un ringraziamento, sincero, spassionato. Che nasce dal cuore. Un ringraziamento a tutti quelli che, da sinistra, in questi mesi, in questi giorni stanno dimostrando interesse, attenzione per il percorso politico di Gianfranco Fini e dei suoi ”pochi amici”. Grazie per le lettere, per le mail, per le telefonate.

Tante, tantissime, più di ogni più ottimistica previsione, che si affiancano con temi molto simili a quelle (una valanga) arrivate “da destra”.
Grazie per gli attestati pubblici e privati. Grazie per gli articoli scritti sui giornali. Niente nomi, solo un ringraziamento collettivo. Dovuto, perché quella che dimostrano non è un’attenzione scontata, un interesse ovvio. Ma soprattutto grazie perché sono loro la dimostrazione che è davvero possibile una destra moderna può candidarsi a parlare a tutto il paese, come dovrebbe essere sua vocazione per tradizione e dna culturale. Sono anche questi messaggi, di quelli di sinistra, dei comunisti come li chiama ancora qualcuno, la dimostrazione che la politica italiana può davvero cambiare scendendo a barricate che non esistono più in nessuna parte del mondo occidentale. Che la politica italiana può capire che la guerra (civile) è finita.

Grazie allora, da parte di una destra che cerca di declinare i propri ideali senza chiudersi a riccio, spiegandosi e spiegandoli. Da parte di una destra che sa anche cambiare idea. Da parte di una destra che crede davvero alla patria come condivisone di esperienze, di culture, di storie, di destini. Grazie da parte di una destra che cerca nel dialogo la sua essenza vitale. Da parte di una destra che cerca di parlare di legalità senza fare la faccia cattiva, senza diventare “celerina”. Da una parte di una destra che vuole stare dalla parte delle persone, di tutte le persone, con i loro problemi, angosce e speranze.

Grazie, ancora, da parte di una destra che sorride al mondo per quello che è e non per quello che qualcuno vorrebbe che fosse. Grazie ancora da parte di una destra che vuole mettersi in gioco. Perché sa che è l’unico modo per fare davvero del bene al proprio paese. Grazie ancora, infine, da parte di una destra che vuole bene all’Italia. E, forse è la cosa più importante, non pensa affatto che la sinistra le voglia del male.

Fonte: http://www.ffwebmagazine.it/ffw/page.asp?VisImg=S&Art=5568&Cat=1&I=../immagini/Foto%20D-F/dia_int.png&IdTipo=0&TitoloBlocco=Il%20Corsivo&Codi_Cate_Arti=44

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