24 aprile 2010

Emergency, la libertà di far pagare chi mente sapendo di mentire

di Carlo Cipiciani

Gino Strada, il fondatore di Emergency, ha annunciato di aver querelato i quotidiani Il Giornale e Libero per i titoli dei giorni scorsi in cui si diceva che i tre operatori fermati nella ancora poco chiara operazione dei servizi Afghani all’ospedale di di Lashkar Gah avevano confessato: “Ci aspettiamo un titolo con scritto sono innocenti. Ma la spazzatura non lo fara', continueranno a fare il loro sporco mestiere”.

Il Giornale sui nostri tre connazionali ha detto un po’ di tutto. Prima ha sparato un titolone sulla confessione dei nostri connazionali, salvo poi contraddire nell’articolo quanto scritto nel titolo, in barba alla coerenza. Forse perché Feltri crede che i suoi lettori si limitino a leggere i latrati (pardon, i titoli). Poi il quotidiano ha riportato alcune deliranti “rivelazioni” di personaggi afghani, prese come se fossero oro colato. Poi li ha accusati di essere dei “pirla”, dando implicitamente per scontata una loro responsabilita' indiretta nell’accaduto.

Poi, quando l’evidenza dei fatti e l’azione saggia, dopo un tentennamento iniziale, del ministro Frattini, del sottosegretario Letta e dei loro collaboratori, hanno mostrato la totale innocenza dei tre operatori di Emergency, si è accanito oltre il limite della decenza sulla balla del rifiuto del volo di Stato, artatamente accesa dal sottosegretario alla Difesa Guido Crosetto, nonostante la notizia fosse stata prontamente spenta dalle dichiarazioni dei responsabili di Emergency e dalla Farnesina. Libero si è accodato, più o meno sulla stessa falsariga.

Sarebbe un bene che i due quotidiani chiedessero scusa o facessero ammenda in qualche modo. Facendo una cosa che non sono abituati a fare: dire semplicemente la verita', e separando i fatti dalle loro – legittime – opinioni. Anche quando esse sono dettate dall’astio verso un organizzazione che può avere posizioni politiche distanti da loro, ma che si occupa di curare feriti di guerra. Spesso civili, spesso bambini.

Ma non lo faranno. Anzi, sembra gia' di sentire Feltri e Belpietro gridare all’intimidazione ed ergersi a difensori della liberta' di parola e di stampa. E allora, repetita juvant: riguardo i titoli del Giornale, come disse Alberto Sordi, “La liberta' (di parola) è una bella cosa, peccato che ce ne sia troppa”. E ancora, come si era detto anche qui, è bene ricordare che ci sono delle affinita' tra il dire fregnacce e l’esprimere la propria opinione. Ma ci sono anche tante differenze.

Fonte: http://www.giornalettismo.com/archives/60560/emergency-giornale-liberta-pagare/

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