11 aprile 2010

Emergency, Gino Strada durissimo sull'arresto dei medici in Afghanistan

MILANO - "Vogliono togliere di mezzo un testimone prima di dare il via all'offensiva militare". E' questa una delle frasi più dure di Gino Strada, fondatore di Emergency, durante la conferenza stampa di stamane a Milano per parlare dell'arresto dei 9 operatori, tra cui tre medici italiani, in Afghanistan.

Partono accuse al governo Karzai, imputato di usare metodi terroristici e non "legali": "I nostri medici sono stati rapiti dalla polizia del governo Karzai, quel governo difeso dalla coalizione internazionale di cui fa parte anche l'Italia" e ancora "Quando qualcuno viene arrestato ci sono comunicazioni ufficiali, gli viene dato il diritto di vedere un avvocato e vengono mosse accuse specifiche. In questo caso c'è stato un prelevamento di persone, come nella peggiore tradizione terroristica".

Ma non mancano le critiche al governo italiano, chiare e limpide: "L'Italia fa parte della coalizione internazionale ed è in Afghanistan con tremila soldati per cui paghiamo circa due milioni di euro al giorno nonostante la situazione del nostro Paese. Ogni giorno due milioni di euro dello Stato italiano vanno per proteggere il governo afghano che arresta o rapisce personale italiano. Fossi un politico ci farei sopra una bella riflessione, è una storia contraddittoria".

Secondo Strada il fatto è che "Qualcuno ha messo in piedi questa montatura perché vuole che Emergency, un testimone scomodo, lasci l'Afghanistan. Il regista non è solo afghano. È iniziata una guerra preventiva prima di dare il via a un'offensiva militare in quelle regioni".E ancora: "Le accuse mosse al nostro personale sono approssimative e grottesche. Spero che l'Italia reagisca e ci sia il sostegno dei cittadini italiani".

http://www.net1news.org/emergency-gino-strada-durissimo-sullarresto-dei-medici-afghanistan.html

Condividi

Nessun commento:

Posta un commento

Lascia un commento