12 aprile 2010

La Rete per Strada

di Mauro Munafò

Dopo l'arresto in Afghanistan dei tre operatori italiani di Emergency, blogger e social network si mobilitano per sostenere l'azione dell'associazione umanitaria. Ma non mancano le voci critiche Gino Strada nell'ospedale di EmergencyUn appello si sta diffondendo in fretta sul web: "Io sto con Emergency". L'associazione fondata da Gino Strada è in questi giorni al centro delle cronache per l'arresto di tre suoi operatori italiani in Afghanistan, accusati dal governo locale di un complotto per uccidere il governatore della regione Helmand. Accuse respinte senza esitazioni da Emergency che, per voce del suo fondatore, le ha definite "ridicole", nonché una "sporca manovra" per cacciare l'associazione dal paese.

Nelle ultime ore, alla tensione tra governo afgano ed Emergency, si è aggiunta la polemica con esponenti italiani della maggioranza. Dal ministero degli Esteri e dal capogruppo al senato del Pdl Maurizio Gasparri, sono piovute dure critiche contro l'associazione umanitaria, accusata di "fare troppa politica", di avere "un comportamento poco chiaro" e di nascondere armi nelle sue sedi.

Sul sito di Emergency è possibile leggere (in due lingue) e firmare un appello che sottolinea la neutralità dell'associazione, oltre alla sua natura medica e non politica. Una risposta neanche troppo velata alle accuse lanciate dalla maggioranza.

Sul breve testo della petizione si può leggere: "Sabato 10 aprile militari afgani e della coalizione internazionale hanno attaccato il Centro chirurgico di Emergency a Lashkar-gah e portato via membri dello staff nazionale e internazionale. Tra questi ci sono tre cittadini italiani: Matteo Dell'Aira, Marco Garatti e Matteo Pagani. Emergency è indipendente e neutrale. Dal 1999 a oggi Emergency ha curato gratuitamente oltre 2.500.000 cittadini afgani e costruito tre ospedali, un centro di maternità e una rete di 28 posti di primo soccorso".

La difesa di Emergency è in breve diventata un argomento di dibattito nei blog e nei social network. Dalla sua pagina su Facebook, l'associazione (che ha circa 90 mila fan) ha ribadito l'appello, avvisando anche che a causa dell'alto numero di adesioni il sito sta registrando diversi rallentamenti.

Una nuova pagina è stata aperta per raccogliere le adesioni e, al momento della scrittura di questo articolo, conta circa 4 mila fan, in rapido aumento. L'appoggio a Gino Strada arriva anche dal Popolo Viola che nel suo blog (San Precario) attacca le risposte di Gasparri. Tra i vari blogger che hanno subito manifestato il proprio appoggio ci sono Mantellini, Piero Ricca, Alice Boum, mentre la discussione si sta attivamente sviluppando anche sul social network FriendFeed.

Di posizioni opposte è invece la blogosfera vicina al Pdl, con l'aggregatore Toqueville che ha raccolto post fortemente critici come quello de Il Fazioso che definisce le uscite di Strada come "patetiche" e l'associazione "vicina ai Talebani".

(12 aprile 2010)

Fonte: http://espresso.repubblica.it/dettaglio/la-rete-per-strada/2124912

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