31 marzo 2010

LA SINISTRA FALLITA ED IL MOVIMENTO CINQUE STELLE

Di Germano Milite

Al termine delle elezioni regionali emergono diversi dati a mio avviso molto interessanti da analizzare:

La sinistra ha subito un altro duro colpo (e Bersani può parlare quanto vuole ma così facendo non fa altro che rischiare un ulteriore avvicinamento nei modi e nella negazione dell'evidenza agli stessi personaggi che critica). Lega affermata al nord ai danni dell Pd. Ora, come di consueto, i sinistrosi irriducibili si lagneranno e se la prenderanno con tutto il resto del mondo tranne che con se stessi.

La colpa sarà ripartita in maniera equanime tra il popolo ignorante e rincoglionito dalla televisione ipnotica di Berlusconi e questo cavolo di movimento cinque stelle che, vai a capire perchè, avrebbe rubato zero voti ai delusi di destra rovinando la festa agli speranzosi di sponda opposta. In tutte le Province dove si sono tenute le elezioni del presidente ha vinto il centrodestra; persino a L'Aquia, dove tra Berlusconiani sempre entusiasti ed antibelrusconiani maicontenti non si è riusciti a comprendere sul serio come stanno le cose.

Ma i voti parlano chiaro e la vittoria del candidato destroide la dice lunga: se il Premier non si fosse sul serio mosso in maniera non certo eccelsa ma almeno decente come avrebbe fatto ad avere la meglio sulla candidata del centronistra (sicuramente la migliore del mondo)?. Ecco: il problema della sinistra è stato sempre questo spocchiso modo di porsi nei confronti di tutto ciò che la circodava e che si trovava fuori dai suoi polverosi mausolei autoreferenziali.

.."sono di sinistra" conferiva una sorta di patente di moralità superiore. Non occorreva fare o dire nulla di particolarmente intelligente od orignale: l'importante era dirsi di sinistra. Poi arrivava tutta la generosa eredità positiva dei partigiani (e tra loro c'era una moltitudine di ex fascisti che in molti fanno finta di non considerare) e dei "gloriosi comunisti padri della Costituzione" (che però è stata un prodotto antifascista tra cui spiccavano anche liberali, monarchici,repubblicani e pure qualche anarchico non dichiarato).

Insomma: a furia di campare di rendita e glorie passate, la sinistra si è dimenticata di costruire il presente ed assicurarsi un futuro decoroso. Così Rifondazione in Campania prende un pietoso 1,4 % e la colpa ovviamente è del popolo ingrato; non del fatto che "i proletari" non esistono più e che occorre un urgente ed umile aggiornamento. I sinistri sono dunque cresciuti come bimbi viziati dalle continue "coperture" dei genitori (il popolo credulone).

I loro reati erano più tollerabili perchè tinti di rosso e questo cuscino morale perenne li ha fiaccati, corrotti, impermalositi e resi sempre più distanti dalla popolazione che dicevano di voler guidare e rappresentare in maniera pressochè perfetta. Immaginate ad esempio se Caldoro avesse avuto su di se gli stessi capi d'accusa che pendevano e pendono su San Vincenzo De Luca. Sarebbe successo un putiferio, con Di Pietro in prima linea ad arringare scandalizzato ed il popolo viola pronto a scendere in piazza girotondando slogan forcaioli.

E invece? E invece lo stesso Tonino ha convocato Cenzino e lo ha pubblicamente assolto durante un'assemblea pubblica. Perchè? Ma perchè non militava nel Pdl, ovvio. Quella "l" in meno fa una differenza enorme, no? E vedete quanto ci siamo ridotti male, amici italiani e campani in particolare? Quasi sono costretto a difendere l'indifendibile Popolo delle amenità.

IL MOVIMENTO CINQUE STELLE
Grande speranza si nutriva ed ancora si nutre per il movimento cinque stelle di Beppe Grillo.

In Emilia un successo clamoroso, in Campania decisamente meno gagliardo con quel 1,3-1,4% che non lascerà per ora alcun segno a Santa Lucia. Ma perchè qui i grillini non hanno brillato? Fico è fico sul serio ed i candidati al consiglio regionale rispettabili e soprattutto puliti. E allora? Beh probabilmente si è peccato un po' di presunzione, riponendo al contempo troppa fiducia nel mezzo internet. Non ho visto manifesti, comizi (che sono importanti al contrario di ciò che dice da chi non sa o non vuol tenerli) e quella attività di comitato anche momentanea comunque preziosissima per ottenere un numero decente di consensi sul territorio.

L'Italia, ed in particolare regioni come la Campania, non sono certo pronte per una propaganda politica svolta eslcusivamente sul web. Io che ho vissuto immerso nella campagna elettorale per un mese, infatti, del movimento non ho percepito nulla al di fuori della rete. Un limite enorme che è stato pagato a caro prezzo. Forse più che presunzione si è trattato di ingenuità ed idealismo esasperato? Fatto sta che, da questa esperienza, lo stimato e capace Roberto ha sicuramente imparato tantissimo.

Lo stesso vale con ogni probabilità anche per gli altri. Essere onesti e puliti non basta...è un ottimo e fondamentale punto di inizio ma resta, appunto, solo un incipit. Bisogna poi incontrare le casalinghe, i professionisti e gli imprenditori, visitare le fabbriche e stringere la mano agli operai...insomma: non limitarsi a battere sulla tastiera ma perdere il sonno girando per l'intera regione.

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