15 marzo 2010

Quello che puoi fare per la scuola

di Mila Spicola

E’ iniziata una campagna del pd a difesa della scuola pubblica, come forse sapete uno dei tre interventi da piazza del popolo, è stato quello di una precaria della scuola siciliana.

Il PD non accetta i tagli e lo ribadisce in una mobilitazione rinnovata a più livelli.In parlamento non ci ascoltano, non abbiamo in numeri e le decisioni vanno avanti a via di decreti sulla fiducia, come sappiamo bene.
Ma negli enti locali e regionali molto si può fare.
Molto si può fare a livello di diffusione della consapevolezza dei cittadini comuni, come anche negli operatori della scuola, che si sono sentiti abbandonati.
Non giratevi dall’altra parte e non sbuffate.

Nel link , oltre al testo di un appello nazionale (potete firmarlo e inoltrarlo) che stanno firmando in tanti, intellettuali, uomini di cultura e politici (Gad Lerner, Margherita Hack, Cristina Comencini e tanti altri), sarebbe superfluo dirlo, ma dovrebbero firmarlo soprattutto docenti, dirigenti, operatori della scuola, genitori, studenti. E spero lo faranno.

C’è anche il testo di un’interrogazione per la scuola da presentare in consigli comunali, provinciali e regionali.
Diffondetela a tempesta, non è una fatica immane farlo, ciascuno alla sua mailing list.
Al limite condividetela sul profilo.

Non delegate la partecipazione pensando che nulla serva, e dateci una mano.
Le cose non cambiano da sole, ci vuole un pò di coraggio e di buona volontà.
diffondetela a tutti. a tutti. qualcuno nel suo comune avrà un consigliere, o alla provincia.
Io mi preoccuperò per Palermo, Comune, Provincia e per la Regione, ma se l’interrogazione viene fatta nel silenzio e nella solitudine ha poco seguito.

l’interrogazione la trovate in questa pagina, dove dice “documentazione da scaricare”
http://www.mobilitanti.it/dettaglio/110344/appello_per_la_scuola_pubblica_firma_per_il_futuro_dellitalia

ripeto: non dite che non serve, scoraggiati: in questo momento tutto serve e non possiamo permetterci di escludere nessuna via.
prendiamo forza dal nostro passato:

“No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere”. Giacomo Ulivi, partigiano trucidato dai Fascisti nel 1944.


http://www.gliitaliani.it/?p=2176

Condividi

2 commenti:

  1. E' incredibile vedere come all'aumentare degli insegnanti e delle materie di studio corrisponda un aumento dell'ignoranza generale tra gli studenti.

    La scuola, altro carrozzone dove vengono imbarcati rappresentanti di una casta e/o posteggiati i piccoli in attesa della fine della giornata, andrebbe ripensata da 0.

    RispondiElimina
  2. Ah, dopo 40 anni si accorgono che c'è qualcosa nella scuola pubblica che non va? Meglio non farci entrare partiti come il PD, non fanno niente e si prendono il merito.

    RispondiElimina

Lascia un commento