24 marzo 2010

Hearth Hour. Il 27 marzo luci spente contro i gas serra

di Raffaele Urselli

ROMA - Il 27 Marzo, per il quarto anno consecutivo, luci e interruttori di tutto il pianeta si spegneranno per un’ora dalle 20.30 alle 21.30. L’iniziativa, nata in Australia nel 2007, ha principalmente due obbiettivi : ridurre il più diffuso dei gas serra, il biossido di carbonio, e ridurre la superilluminazione che ci impedisce di ammirare la volta celeste in tutta la sua bellezza, ormai completamente ingoiata dalle luci delle metropoli, centri commerciali a cielo aperto modello Las Vegas.

L’iniziativa riprende l’ “heart day” nato nel 1970 per mano di un movimento universitario ed ecologista, a partire dal quale ha cominciato a svilupparsi una campagna di sensibilizzazione denominata dagli organizzatori “Green generation Campaign”, con l’obiettivo di proporre un futuro basato sulle energie rinnovabili e sul concetto di “economia verde”. A partire da quel momento i potenti del mondo cominciarono a far finta di preoccuparsi del tema, che dopo l’oblio in cui era caduto nei bui anni Ottanta, ritornò alle cronache negli anni Novanta con la Conferenza di Rio, passando per Tokyo per arrivare al recente vertice di Copenaghen, storico flop della storia della cooperazione internazionale ed espressione massima di disinteresse e strafottenza per il futuro, il nostro.

Promossa in principio da WWF Australia e dal Sydney morning Herald, dopo il successo del primo anno (due milioni di partecipanti), nel primo anniversario del 2008 l’iniziativa si è subito diffusa in tutto il mondo: a parteciparvi sono sia i singoli cittadini che aziende, comuni enti locali città e via dicendo, in tutto 35 nazioni e più di 200 milioni di persone : a Roma fu spento il Colosseo. Questa è la risposta di una cittadinanza attiva mondiale che stanca del completo disinteresse(se non della negligenza) di chi ci governa, si adopera, si organizza: sensibilizza.

L’anno scorso all’iniziativa hanno partecipato 88 nazioni e più di 4000 città, persino l’onu e i suoi quartier generali a New York hanno spento i contatori. Secondo EnergyAustralia il consumo è diminuito di poco più del 10%. Questo dato è stato contestato da uno studente dell’università di Chicago, David Salomon, che valutando tutti i fattori potenziali in gioco nel calcolo del risparmio energetico, ne ha stimato il valore pari allo zero. Ma qui la critica è naturale che non sia rivolta al fine dell’evento, già esposto in precedenza, quanto alla strumentalizzazione che i governi ne fanno per lavarsi la coscienza.

Rimane quindi valido l’evento, se non per i risultati quantomeno per la larga e crescente adesione che questo tipo di iniziative stanno trovando spazio nella nella società civile. Quindi appuntamento a sabato pronti a spegnere l’interruttore, cercando però di accompagnare a quest’evento un risparmio etico dei consumi domestici, senza aspettare ogni anno il 27 Marzo.

Fonte: http://www.dazebao.org/news/index.php?option=com_content&view=article&id=9309:hearth-hour-il-27-marzo-luci-spente-contro-i-gas-serra&catid=55:ambiente&Itemid=173

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