04 marzo 2010

PIIGS

di Vera Villani

L’idea di un’Europa unita risale al periodo successivo la seconda guerra mondiale, proprio quando si tentava di ricostruire quei territori distrutti da una guerra feroce e massacrante.

Già con l’ERP (European Recovery Program o Piano Marshall) gli Usa si impegnarono ad aiutare gli stati europei che COORDINANDOSI tra loro presentavano programmi di ricostruzione e sviluppo:era la prima volta che uno stato europeo si trovava “costretto” a coordinare la politica economica con altri stati europei.

Nei decenni successivi si susseguirono una serie di accordi e trattati( che magari affronterò in un altro articolo) per concretizzare l’idea di un’unione europea.
Uno su tutti fu la CEE ,nel 1957, che permise la libertà di circolazione dei 4 fattori;inoltre si tentò, già negli anni ’70, di creare un’unione monetaria, che purtroppo fallì a causa della crisi che colpi l’Europa dopo lo shock petrolifero del 1973;ci fu anche un aggiustamento del sistema monetario per evitare speculazioni,insomma, il periodo dal 1950 al 1990 fu caratterizzato anche da tentativi ed esperimenti per realizzare quell’Europa tanto sognata.

Nel 1990 il Trattato di Maastricht sancisce la nascita dell’unione europea,nasce così la COMUNITA’ EUROPEA.

Creare un’unione tra stati non è certo cosa facile,non a caso è un processo che,ancora oggi, è in fase di completamento.
Argomento di questi ultimi tempi è la situazione economica europea,in particolare di alcuni paesi,i c.d. PIIGS(Portogallo,Irlanda,Italia,Grecia,Spagna), le zavorre dell’Europa.

Vorrei soffermarmi sull’Italia tralasciando gli altri paesi.
Faccio un passo indietro.

Per essere parte della comunità europea ,nel 1990, i paesi dovevano rispettare i c.d. CRITERI DI CONVERGENZA (parametri di Maastricht):

• Rapporto tra deficit di bilancio e PIL non doveva superare il 3%;
• Debito pubblico/PIL al max il 60%;
• Tasso di inflazione non superiore a 1.5 punti sui 3 paesi più virtuosi
• Tasso di interesse bancario non più di 2 punti dei paesi virtuosi;
• I paesi si impegnano a tenere i tassi di cambio stabili per 2 anni

L’Italia, stranamente,venne bocciata(non l’avrei mai detto!), ma ,quasi immediatamente, fu “graziata”,venne ammessa con parametri ONLY FOR YOU: una promessa su tutte fu quella di abbattere il debito pubblico che sfiorava il 120%!
Ora ci troviamo punto e a capo ,con un debito pubblico esageratamente alto, con una crisi che non ha fatto altro che affossare questa situazione,con una frattura sempre più evidente tra nord e sud di Eurolandia: certo,era noto che l’Europa fosse franco-tedesca(non dimentichiamoci che l’euro non è nient’altro che il marco tedesco e che è stata proprio la Germania a dettare i criteri di convergenza), ma il solco che separa Francia,Germania,Olanda dai paesi mediterranei si sta ampliando sempre più.

Ora la nascita dell’Europa è stata senz’altro cosa pregevole,ha portato numerosi vantaggi,pensiamo alla mobilità dei fattori,o alla nascita di una moneta unica(anche se vi sono controversie),ma il processo di integrazione vera e propria è ancora lungo,inoltre ,a mio parere, non ci sarà mai una vera e propria UNIONE POLITICO-CULTURALE,vi sono ostacoli oggettivi:la lingua,la cultura,i costumi…

Altro fattore chiave,per me fondamentale, è la mancanza di un unico governo,di un’autorità sovranazionale che sia in grado di imporre le politiche necessarie per regolare l’economia europea e degli stati europei,infatti la cattiva gestione di un paese si ripercuote,senza dubbio, sul resto dell’Europa.

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1 commento:

  1. Dimentichi un fattore.

    L'autorità sovranazionale gia c'è e scavalca ampiamente quelle che sono le prerogative degli stati nazionali: si chiama Commissione Europea ,organo che per altro è NON elettivo ,ci si entra per cooptazione e di sicuro l'ultima cosa che rappresenta è il popolo.

    Piuttosto sarebbe interessante capire come mai la Grecia sia stata ammessa nell' UE ,visto che per farlo ha dovuto falsare i bilanci e all'UE difficilmente potevano non saperlo.

    Quanto ad imporre regole economiche non mi pare che il maggiordomo Trichet sia carente di poteri in materia.
    O dobbiamo anche permettergli di mettere mano alla spesa pubblica interna?

    Preoccupiamoci piuttosto degli speculatori che ai PIIGS hanno dichiarato guerra.
    Quelli sono criminali capaci di affondare stati interi per la propria sete di ricchezza.

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